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1.
Buio 03:46
Dentro alle foto che scatti ci sono i mostri li hai seppelliti così a fondo che non ricordi nemmeno di averli nascosti ma io li vedo, e al tuo sorriso dipinto non ci credo Cammini per strada con il passo lento di chi non deve chiedersi mai dove andare, non lo sai tu non ti perdi mai ma non sai spiegare perché fai quello che scegli di fare E noi abbiamo le tasche vuote non è vero che sbagliamo sempre ma vogliamo avere ancora vent’anni e perderci nei nostri affanni e non spegnerci sotto una divisa vogliamo scottarci ancora sulla fiamma accesa l’onda che batte sulla roccia non si è ancora arresa Buio, intorno è tutto buio, è buia la città i figli sono a casa, loro madre non lo sa dove te ne stai andando, tra un angolo e una porta semichiusa se non torni, chi glielo racconterà perché non ti sei scelto la vita che volevi e invece hai rovinato tutto, la risposta la sai già non si torna indietro e anche se lei perdonerà sono attimi di buio che non dimenticherà Guarda la tua faccia sporca e non dire non importa la tua maschera l’hai tolta e non rimane niente solo quello che pensa la gente Il nostro letto è spaccato a metà in una stanza ricolma di battiti e di troppa distanza cucita a fatica dopo la battaglia un’altra ferita, un pugno di paglia per tenere accesa la nostra fiamma Arriva l’estate, le tue gambe nude le corse sull’erba, lenzuola bagnate e il resto del mondo è un ricordo lontano hai il mio cuore che batte nella tua mano
2.
Non ti fermare mai anche se sei lontana non ti fermare mai anche se il mondo sta scherzando e sei finita nei guai tu rialzati ballando tanto la forza l’avrai e anche se sei lontana balla forte e sarai un poco più vicina Ed è il tuo compleanno sogna forte questa notte per sognare tutto l’anno non restare anche un secondo lì seduta a pensare a quando queste cose un giorno finiranno Vieni a svegliarmi domani e i miei occhi saranno vispi e i miei sogni non saranno tristi e sarà volato il tempo dall’ultima volta in cui ci siamo visti E anche se a volte il fiume scorre lento non pensarci troppo e guarda bene dentro c’è rimasta ancora acqua per far crescere passioni tu mia pioggia cadi forte e non andare via col vento E potrà scorrere più forte allargarsi tanto e vincere la morte sovrastare ogni diga con la forza di un sospiro la dolcezza di un abbraccio la sincerità delle serate estive illuminati dalle stelle a pensare al destino Vieni a svegliarmi domani e i miei occhi saranno vispi e i miei sogni non saranno tristi e sarà volato il tempo dall’ultima volta in cui ci siamo visti
3.
Oggi mi hai detto ‘me ne voglio andare via se non ti vedo più che cosa vuoi che sia’ ma io rimango qui e io che faccio se poi non torni più? Mi sento solo e non mi chiedere perché i giorni sono vuoti qui senza di te che sei lontana e che non pensi mai a me non lo so più Vorrei venire lì da te per stare ancora insieme a te e se mi chiedi che sarà del mio futuro amore mio, non dirlo a me Qui piove sempre e io non ne posso più giorni tutti uguali e modi per tirarmi su ma che ci faccio qui? Vivo ricordi che non ci sono più mi guardo intorno e cosa fare non lo so non passa un giorno senza che pensi però potrei partire per sentire il tuo profumo e forse un giorno partirò Io soldi non ne ho, ho solo ma e però qualcosa inventerò, un modo troverò per stare lì con te, portarti i fiori e dormire insieme a te, cullare i tuoi perché Nella pioggia che sporca l’asfalto i vestiti puliti e l’affetto di un altro E tutto quello che sento l’ho detto rivestiti è tardi, e scendi dal letto per non andare a un lavoro già scelto indossare ogni giorno un profumo diverso Nella pioggia che sporca l’asfalto i vestiti puliti e l’affetto di un altro Tutto quello che sento l’ho detto spogliati è tardi e resta nel letto e non andare a un lavoro già scelto ma indossa ogni giorno il profumo che hai dentro lo sento lo sento
4.
Scende la notte il deserto è freddo non finisce mai non finisce mai nella carovana del silenzio il tuo pensiero canta il tuo pensiero canta Canta dell’oceano e di spazi aperti oltre la prigione piena di schermi che mostrano un mondo fatto di specchi che mentono quando ti ci rifletti In questo quadro immenso manca un tocco più intenso Ma lei non c’è e ne hai bisogno e non perché sei solo al mondo il segreto è che porta luce in un secondo C’è più luce sulle onde c’è più luce sulle spiagge c’è più luce in tutto il mondo c’è colore sullo sfondo c’è più musica nell’aria c’è la luna anche di giorno c’è Kairòs che è il tuo momento e sei aldilà del tempo e le Cariti che danzano volteggiano sul mare e la vita che regalano nient’altro che splendore c’è il suono dell’universo è un viaggio interstellare non finisce il tuo canto ma è durato un secondo
5.
È così ormai è così che va per voi ve lo diciamo noi quasi fossimo dei se non ci stai una marea di sogni infranti, giorni spenti treni persi e fallimenti Tu che ne sai questo mondo non è più quel disco rotto che ascolti tu e di noi hai un’immagine distorta prova a aprire quella porta Dimmi perché non pensi a me come fossi il tuo futuro da custodire dimmi se c’è qualcosa che come fossi il tuo momento possa dare senso al tempo Ue fantat tu non c’eri e non lo sai ai mei timps non si era come voi non ci si fermava mai niente schermi computer e tv e i valori quelli veri non ci sono più Dai mó siôr sottovaluti il rispetto Ma non lo sai, cos’è per noi restare qui, sospesi senza una via dimmi perché dimmi perché Dimmi perché non pensi a me come fossi il tuo futuro da custodire dimmi perché non pensi a me non pensi a me non pensi a me
6.
Nello spazio che c’è io cado tra il mondo che è per me e quello tuo estraneo non c’è mai coincindenza non c’è mai completa distanza Vorrei fossi come me no anzi è meglio se sei diversa da me vorrei provassi quel che provo io no anzi è meglio che sia solo mio Non sei stata complice del male che ho fatto non son stato complice di un tuo atto sbagliato l’unica cosa che abbiamo provato è creare tra di noi in quello spazio vuoto un mondo condiviso la nostra intersezione La nostra intersezione È creare tra di noi in quello spazio vuoto un mondo condiviso
7.
I miei occhi 02:11
Puoi prenderti i miei occhi non bastan troppi, non bastan più son come fiocchi, cambiano rapidi cadono giù poi guardali sul ghiaccio si fossilizzano, congelano è perso il loro arbitrio prima volavano ora non più Poi lasci le tue tracce come una falce, tagli a metà la trama di una storia che nella storia si creerà perdendo il tuo tempo su un sentiero che sbaglierà nel suo ruolo primario che ad un finale non porterà Guardandoti negli occhi vedo il tuo punto ma non il mio neanche lontano, passato invano rimasto in te e non rimane che aspettare quello che fai siamo soltanto persone cieche Ora non più (puoi prenderti i miei occhi) e non vuoi più i miei ormai son già laggiù (puoi prenderti i miei occhi) e non posson più cambiare sciogliendosi al sole perché sole non ce n’è (puoi prenderti i miei occhi) e non li può scaldare non li può far mutare (puoi prenderti i miei occhi) la forza è già finita in un battito di ciglia e tu sei ormai così (puoi prenderti i miei occhi)
8.
Noi che abbiamo il potere di fare luce nel buio, e di viaggiare nel cielo che si fa spazio, oltre le atmosfere noi che copriamo d’asfalto anche i deserti di ghiaccio e ci vestiamo bene, di colorate catene noi non abbiamo paura della notte più scura della morte del tempo, ma solo del silenzio del rifiuto e del vento che ci soffia via Noi che ci troviamo un lavoro un nostro posto nel mondo, un giorno in un secondo e ci spogliamo solo per fare l’amore per lavare l’odore di una città che muore Quando l’ultima luce si sarà spenta quando l’ultima porta si sarà chiusa Abbiamo ancora paura degli scantinati per fortuna ci fa ancora male vedere un bambino che piange cerchiamo sempre i colori delle cose vere e le imperfezioni delle cose sincere noi piangiamo per un film o una canzone non ci facciamo toccare da ciò che non è finzione e ci troviamo da soli a guardare un telegiornale una serie, una storia vera o no che conosciamo già Quando l’ultima luce si sarà spenta quando l’ultima porta si sarà chiusa Ci perdiamo in un battito d’ali d’insetto un istante perfetto di tregua dalla corsa infinita a qualcosa e cerchiamo l’amore ogni sera come l’oro ha un colore ogni era ci scambiamo sudore e saliva e corriamo per perdere peso per ora Fino a essere nulla e a fissarci nei vuoti che ci siamo scavati con le unghie degli altri Quando l’ultima luce si sarà spenta quando l’ultima porta si sarà chiusa E laviamoci insieme le dita indossiamo una nuova camicia pulita sapere che ancora non è finita sapere che non è ancora finita
9.
Se domani tu dovessi già andare via e non ci fosse neanche il tempo per la nostalgia se ti trovassi a sussurrare cosa vuoi che sia e non potessi mai più dire questa è casa mia Se tra le lettere mai scritte ce ne fosse una che parli di quei baci dati all’ombra della luna io so che credi ai desideri e non alla fortuna tu sai che come guardo te non guardo mai nessuna E hai la testa piena di un vuoto che scoppia e rimbomba di acqua che brucia negli occhi hai le guance rigate, le mani legate lungo i tuoi fianchi di seta Se conosci e riconosci il profumo di casa l’odore fresco del legno e la porta socchiusa e balli dentro alle mie ossa di carta muta e in una rete di nei, nei miei sei cresciuta Se non ci fosse mai più polvere tra i tasti neri della tua pelle del tuo corpo e in mezzo ai tuoi pensieri sei le parole che non dici e che mi hai detto ieri non vuoi regali, tieni stretti anche i miei desideri I tuoi maglioni di lana, la voglia un po’ strana le tue gambe bianche, le guance di petali rosa le lacrime dense, le tue dita fredde che danzano lente sull’orlo del ventre la forma dei seni, il bianco degli occhi il sorriso di perla che hai Ti direi, che tutto quel che serve è qui e ti darei, la chiave per non uscire mai e ti farei un mazzo di fiori per aprirci i pensieri e poi sarei, l’estate che corri e che cadi e ti bruci la pelle E la forma del tuo viso è una maschera nuda le nostre sagome danzano strette, come ombre fisse
10.
Dragoni 03:34
Dragoni della notte che non soffrono la solitudine li senti sussurrare piano nelle tenebre parole appena colte nel giardino della vita stanno lì come una stella a illuminare l’universo streghe d’ogni luogo con i loro incantesimi ti fanno ridere nel modo più sincero maghi viaggiatori felici ti confessano non sei da solo solo perché non hai nessuno accanto Io so chi sono, ti dico com’è volare sui mari, sul tetto del mondo sentirsi leggeri, staccarsi dal suolo riporre paure e timori, timidezza e problemi in un posto lontano alzarsi pian piano, senza aver paura di volare più in alto del mondo, sopra le stelle, più in là della storia e dei monti lontani Dragoni della notte che non soffrono la solitudine li senti sussurrare piano nelle tenebre parole appena colte nel giardino della vita stanno lì come una stella a illuminare l’universo streghe d’ogni luogo con i loro incantesimi ti fanno ridere nel modo più sincero maghi viaggiatori felici ti confessano non sei da solo solo perché non hai nessuno accanto Guardati in giro, quando camminerai segui la luce che incontrerai li trovi nell’ombra a illuminare la stanza in cima alle vette o anche nelle miniere
11.
Tadan 05:30
Dov’è finito il coraggio delle ginocchia sbucciate sull’asfalto e la finestra rotta meglio scappare dov’è finita la spensieratezza quel fantasticare e le giornate sotto il sole giocando a biglie in riva al mare Dov’è finita la spontaneità di dire ciò che credi innalzandoti con fierezza e puntando forte i piedi e quell’anima di cristallo trasparente e pura e gli occhi mai coperti dall’ombra del tempo Ma in questo viaggio che si riempie di scadenze porte chiuse scelte incerte ansia che ingabbia la mente non c’è più ipotesi di rimandare non c’è scampo devi crescere per vivere non temere starai bene Cresce la speranza di una rinascita che ti accompagna per tutta la vita e ti ricorda di quella musica che non è mai morta L’aria è fredda il buio avanza e porta in sé La pioggia che scende gelida ci spoglia e ci lascia sospesi a metà Hai ritrovato il coraggio delle ginocchia sbucciate sull’asfalto dei giorni sotto il sole giocando a biglie in riva al mare
12.
Dopo i giorni delle foglie morte e quelli del freddo che non arriva ci sono i giorni del ghiaccio delle dita dei gelsi di fronte a cieli nudi e immensi con la pelle azzurra e la schiena piegata ricolma di stelle Ci sono i giorni del vento che scuote ogni cosa e sbatte porte e finestre e non ti lascia dormire e infine i giorni della nebbia che scioglie in pioggia e sembra non finire mai arriveranno i giorni del sole E cambieranno le stagioni e non saremo più i padroni nemmeno del tempo del deserto che avanza, dell’acqua che sale e inghiotte Venezia e tutto questo un giorno sarà bosco e i lupi correranno al nostro posto tra le fabbriche, le industrie, le strade vuote piramidi del nostro tempo E che ci importa dell’amore da prendere o da dare abbiamo troppe cose da fare troppi problemi a cui pensare Quando soffia il vento del cambiamento qualcuno costruisce muri, qualcuno mulini a vento quando balli sul cemento io ti guardo nel silenzio e tutto a un tratto trovo un senso ma se un ragazzo per strada che suona una chitarra per noi è un criminale e noi possiamo vomitare gas nel cielo divertirci a farci male per comprare, fabbricare e poi disfare Abbiamo gli occhi chiusi non sentiamo più i profumi non piangiamo i morti degli altri sono solo numeri Ma noi no ma noi no ma noi no e tu?
13.
Torino 04:21
Spegni la luce, io vado via e restiamo soli in compagnia delle parole che non dico più ti prego ricordamele tu Che non hai le forze di stare male e dai non c’è molto da capire tornare indietro non si può fare si può solo scegliere, restare E correre a prendere quel treno e ritrovarsi mano nella mano insieme a te insieme a te Che sono sei anni che ci inseguiamo tiriamo la corda e poi ricominciamo come castelli di sabbia ombre nascoste nella nebbia Ma se ti scosto i capelli dagli occhi mi accorgo è lo stesso il maglione che indossi e anche se il tempo non aspetta è stata lo stesso una giornata perfetta E correre con i vestiti in mano e ritrovarsi mano nella mano insieme a te insieme a te insieme a te

about

'Kairòs' is the second album released by the italian band Cinque Uomini sulla Cassa del Morto.

credits

released April 30, 2019

All music and lyrics written by Cinque Uomini sulla Cassa del Morto.

All tracks played by Cinque Uomini sulla Cassa del Morto.

Recorded, Edited, Mixed and Mastered by:

Edoardo Robert Elliot (Ferrara, Italy)
Francesco Blasig (East Land Recording Studio - Cormons, Italy)
Marco Badini (Udine, Italy)

Artwork by Cosimo Miorelli

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Cinque Uomini sulla Cassa del Morto Friuli-Venezia Giulia, Italy

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